martedì 3 novembre 2009

LAMETTE a LUCCA - reportage - Il punto di vista del poverello








Erano anni che non vedevo un autunno così.
Le foglie scolorano la baraonda.

(frammento che ho appuntato sul notes di Rocco dopo aver sbandato senza meta per le vie assolate di Lucca, troppo vino per essere le undici di mattina).


Apro così un reportage abbastanza ovvio, che un bel po’ di amici stanno aspettando. Glisso subito su particolari tecnici che interesseranno un pubblico di addetti ai lavori, ma non il nostro. Quindi, premesso che la Self Area era più grande, le mostre fantastiche e i cosplayers sono da abbattere, vi dico subito che a Lucca 2009 ho scoperto diverse cose. Nell’ordine:

Che cazzo di nome è Guinigi? Mio figlio – se mai ne avrò uno – deve chiamarsi assolutamente Guinigi, per il puro piacere di sentire una mamma che chiama “Guinigi, non ti allontanare”.

Manara disegna la fica meglio di chiunque altro, ma per quanto riguarda nasi e sceneggiature, Milo, non ci so’ cazzi da appendere.

Lucho è veramente l’ottimo contrabbassista che dice di essere. Presente al nostro comune stand con la sua arma rockabilly, ha deposto una maschera da zio Adolfo sul manico e ci ha dato prova della sua bravura. In una mezz’ora abbiamo provato un repertorio di due pezzi (“Ring of fire” e “Sant’Antonio allu deserto”) e con quello abbiamo intrattenuto gli astanti per ben quattro giorni di fiera. Lucho canta anche bene, meglio di me.

Alex Tirana ha un futuro nel telemarketing. Dobbiamo a lui il 98% delle vendite e a Sant’Antonio il restante 2%. Giorgio Mastrota dovrebbe fare attenzione, perché se un giorno Tirana bussa a Palazzo dei Cigni, lo silurano anche da Media Shopping.

Il catalogo Lamette si sta assottigliando paurosamente. Non so se Guida 1 e Guida 2 si incontreranno mai, non so se mi spiego in termini di acquistate subito.

Un lancio di porcoddio con Maicol è uno sport avvincente, specie se portato avanti al cospetto del peggiore surrogato di pizza che io abbia mai mangiato in un surrogato di ristorante da trent’anni a questa parte.

L’alcool rende me e il Dottor Pira esploratori delle sonorità garage. E pensare che ancora stanno cercando Amundsen.

Marrazzo è nei pensieri di tutti.

L’anarchia pure.

E alla fine della fiera, I would like to greet, in ordine sparso e non di preminenza, tutti gli amici che sono passati per il nostro stand e/o che ho incontrato in giro: Sbro’, Lucho, Tirana e family, Ciro Fanelli, Nigraz, Marco Corona, Valerio Bindi, Maria Pia, Maicol, Ratigher, Pira, Tuono, Lrnz e tutto l’entourage della Superamicizia, Hurricane Ivan, Emanuele e tutta la gang di Puck!, strillone compreso, i (grandi) ragazzi del Collettivomensa, Remo Fuiano, Niccolo’ Storai (a cui dovete le foto di corredo), Alessio Spataro, Silvana Grrrzetic, Filippo Scòzzari, Paolo Bacilieri, Sergio Ponchione, Nicola Ferrero, XL e Coconino staff, i ragazzi di Malefico, i Cani, Akab e Fabrizio, Angelo Mennillo, Anna Ciammitti, Marianna e Marcello, Gianluca Costantini, Armin Barducci, Massimo Giacon, Zerocalcare, Alberto Corradi, Giorgio Santucci la cajenna, Manuel De Carli, Lise e Talami, Bombo e tutta la tavolata presente con noi al secondo ristorante (quello buono), Luca Genovese, Luca Vanzella, Mattia Dossi, Riccardo Pieruccini, Alessio Trabacchini, Giulia Sagramola, Matteo Fenoglio, Ermete, Ester.

La ragazzina con la telecamera che, saltellandomi davanti, mi ha chiesto con tono da Cappuccetto Rosso: “Uuuuh, e tu cosa sei? Un cosplay da motociclista?”. E si è sentita rispondere: “No, sono un punk vero. Anziano”.

Tutti quelli che malauguratamente non ho incluso nell’elenco, ma che se non avessi un neurone solo avrei incluso. Se sbaglio, Rocco mi corrigerà.

Il grandissimo Francesco Palmieri, che ci ha ospitato nella sua dimora senza averci mai conosciuto in precedenza. Grazie fratello, vorrei che fosse pieno il mondo di persone come te. Menzione d’onore e a buon rendere nel meridione.

7 commenti:

Mari ha detto...

Perchè me sò persa la scena della bimba con la telecamera?
Perchè?!?

Comunque io invece ho paura di aver visto una cosplayer di una skingirl. E' l'unica spiegazione; sopra era vestita simil-skin con un panettone in testa e toppa dei los fastidios d'ordinanza, e sotto da emo con gonnellina a pieghe.

Gliel'ho chiesto ma non m'ha risposto mica...

ilpoverello ha detto...

La scena della bimba con la telecamera l'abbiamo vista live solo io e Luca Genovese. Impagabile.

E comunque, se i cosplayers di punk e skin si trovassero solo a Lucca Comics farei le capriole. Le farei anche se si trovassero solo sotto i palchi e non sopra...

Luc ha detto...

Francesco è un grande. E bella la cena con linchetto d'ordinanza. Alla prossima. E ricordati, se solo tu volessi applicarti di più ...
;^)))
Stai bene.
L.

ilpoverello ha detto...

Ciao Luciano!
Hai detto una sacrosanta verità su di me. Devo applicarmi un attimo di più: sono un pigro maledetto. :))))

Ti abbraccio!

pornonichilista ha detto...

ciao punk anziano, perchè mi son perso gli stacchetti musicali???
dov'ero?

AKAb ha detto...

akab e fabrizio???!!??!!
e chi cazzo siamo..batman e robin?sandra e raimondo?maicol e mirko??
pretendo nomi separati!!

cmq il poverello ha il dono della sintassi...

nomad ha detto...

Urca che complimenti immeritati. Li prendo comunque e ringrazio commosso. Siete stati splendidi ospiti, avete valorizzato la mia umile dimora e vi siete rivelate ottime persone.